NUOVO LOGO IN ONORE DEL CALCIO FEMMINILE – Non è tutto: perché nella nuova maglia del Barça cambia anche il logo del club, con un diamante «nascosto» al suo interno per onorare la formazione femminile, l’FC Barcelona Femenì, e la sua storia. Gli inserti e i loghi in nero completano e incorniciano il tutto, creando una maglia elaborata ma allo stesso tempo molto equilibrata. Se non hai familiarità con lo yogurt greco, è molto più denso e più solido dello yogurt normale, grazie alla filtrazione del siero, del lattosio e dello zucchero con un panno a maglia fine. In panchina siede Cesare Butti e puntando alla promozione si costruisce una squadra molto competitiva che rimarrà nei cuori degli sportivi verbanesi: Galliera (Sacchi), Madaschi, Peviani, Gaiardelli, Borrè, Boni (Volpi), Trepiccioni (Scodellaro), Paris, Mambretti, Zurini, Chiadini. L’organico a sua disposizione è molto competitivo e con gli ulteriori innesti di Mariani dal Legnano, Pastrello e Calvi, il Verbania domina anche il girone B del campionato di Serie D 1965-1966, staccando di 5 punti la Lilion Snia Varedo, diretta inseguitrice.
Gli impianti, le macchine e i manufatti industriali troppo vecchi per essere commercializzati vengono demoliti e i rottami derivati, decontaminati da eventuali inquinanti, vengono ceduti a fonderie e stabilimenti siderurgici. Nella stagione 1987-1988 raggiunge il 2º posto in classifica di Promozione e ottiene l’ammissione per meriti sportivi al campionato Interregionale, anche grazie al contributo di Carmel Busuttil (20 gare e 8 reti), centravanti maltese che ha collezionato 111 presenze e 23 reti con la sua nazionale (proclamato miglior giocatore maltese degli ultimi 100 anni), unita all’esperienza del centrocampista Adelmo Paris, che proprio quell’anno concluderà la sua carriera da giocatore, vicino a casa, là dove aveva iniziato; Paris in tre stagioni con il Verbania totalizzerà 70 presenze in campionato, siglando nove reti (tutte su rigore). La stagione 1989-1990 sarà la prima di Paris da allenatore, a fine stagione otterrà un modesto 11º posto (Adelmo Paris vanta 159 presenze alla guida del Verbania). Tra i protagonisti ci sono Roberto Salvadori (poi vincitore di uno scudetto con il Torino), Mario Guidetti (la cui carriera continuerà a Vicenza, Napoli e Verona), Egidio Calloni (in prestito dal Varese, poi militante al Milan e al Palermo) che quell’anno collezionerà 38 presenze e 15 reti, Cesare Butti (futuro giocatore di Cagliari e Torino), Crugnola, Perego, Fusaro (futuro Varese) e Adelmo Paris (Bologna).
La squadra vince il campionato ma perderà poi gli spareggi promozione contro Valenzana e Ivrea. In virtù di ciò, al via del campionato 2017-2018 si presentano due squadre adottanti il nome Verbania e i colori biancocerchiati, entrambe intenzionate a rivendicare in esclusiva il titolo di prima squadra cittadina e legittima erede della tradizione sportiva risalente al 1959: in Eccellenza vi è infatti l’A.S.D.C. Il campionato 1937-1938 di Seconda Divisione fu disputato dalla Polisportiva Magliese che vinse il torneo e acquisì il diritto a partecipare al campionato di Prima Divisione che però non fu disputato per motivi bellici. Trovato un altro sponsor (la Prinz Brau) dovette però spostarsi a Bazzano perché i campi bolognesi, malgrado il calendario sfalsato e scritto in modo da coincidere solo marginalmente con quelli FIGC regionali e provinciali, non erano più disponibili. Verbania Calcio 1959 rinuncia a iscriversi alla Prima Categoria Piemonte-Valle d’Aosta e cessa ogni attività agonistica, mantenendosi tuttavia affiliata alla FIGC fino al 2018, quando ne viene irrogata la dis-affiliazione.
Il Verbania inizia la sua avventura dalla Prima Categoria piemontese (all’epoca V livello del Campionato italiano), nella stagione 1959-1960, dimostrandosi subito una squadra competitiva, concludendo il campionato al 4º posto (38 punti in 28 partite). Real Cureggio prevale per 2-1 sulla squadra di Boldini, che si ferma pertanto a 46 risultati utili consecutivi (compresi i 6 incontri in Coppa Italia Dilettanti), dei quali 32 vittorie e 14 pareggi. Tuttavia, nonostante gli scandali che hanno colpito direttamente il suo sistema di potere, il presidente Blatter, all’apertura del Congresso a Zurigo, ha dichiarato la sua estraneità, giustificandosi di non poter «sapere tutto» e continuando a correre da candidato, mentre il suo unico sfidante, il vicepresidente FIFA e principe di Giordania Ali ibn al-Husayn (su cui sono convenuti anche gli altri due candidati alla presidenza ritiratisi, il presidente della Federazione calcistica dei Paesi Bassi Michael Van Praag e l’ex fuoriclasse di Barcellona e Real Madrid Luís Figo), ha ricevuto l’appoggio della stragrande maggioranza dell’UEFA, guidata da Michel Platini, per portare un reale cambiamento. Acclamato da 3.000 tifosi esultanti e all’attenzione dell’ex ct della Nazionale Italiana Vittorio Pozzo, il Verbania surclassa gli avversari con un netto 3-0 e a soli sei anni dalla rifondazione, raggiunge la «porta del professionismo».