E’ stato infatti ufficializzato l’accordo che legherà per dieci anni la squadra di calcio inglese e il brand tedesco di abbigliamento sportivo. Infine, in Ligue 1, la divisa del Psg costa 85 euro quella di Marsiglia e Lione, 80. Come si può vedere, per quanto riguarda le maglie delle grande squadre, i prezzi esteri sono mediamente più bassi di quelli italiani con differenze sostanziali a seconda di variabili quali paese, importanza della squadra e sponsor tecnico. Per quanto concerne squadre di medio blasone ecco alcuni valori. C’è un altro aspetto, molto importante, che nel medio periodo potrebbe risultare vincente per Atalanta e Nike: il progetto legato allo stadio. In Inghilterra c’è un marketing cucito a misura di tifoso mentre in Francia, Spagna e Germania sembra che ci sia maggiore carico fiscale verso le eccellenze con un netto calo nei confronti di società di medio basso blasone. In un panorama simile c’è anche chi ha scelto un’altra pista: è il caso della Lazio che non avendo in rosa stelle assolute ha preferito puntare sul senso di appartenenza dei tifosi piuttosto che sul calciatore top.
Con dettagli vintage e un design che richiama le radici del calcio partenopeo, questa maglia è diventata una preferita tra i tifosi. Dettagli bianchi e turchesi sono presenti anche sulle maniche corte della camicia e sul colletto, ma presenta anche una striscia laterale bianca. La maglia del Giappone ai Mondiali 2022 è un girocollo di colore blu con la parte frontale e le maniche caratterizzate da una stampa tono su tono di una serie di origami (in particolare quello della gru). I fianchi della maglietta sono blu scuri. Se i toscani, infatti, hanno necessità di non staccarsi dalle prime posizioni per conquistare di diritto un posto ai play off, i piemontesi sono obbligati a strappare un risultato utile per tenere lontano il Varese in rimonta che sta insidiando la terza piazza. Tra il 15’ e il 20’ sono Forestieri e Saponara a tentare l’incursione e inserirsi tra le maglie avvversarie ma anche in questa circostanza lo spunto non produce alcun risultato. Saponara nè i compagni riescono a sbloccare il punteggio. Locali schierati con Pelagotti in porta; Vinci, Tonelli, Stovini e Gorzegno costituiscono la linea difensiva; Moro, Valdifiori e Soriano i tre in mediana; Saponara e Laurito agiscono alle spalle di Forestieri, titolare per l’indisponibilità di Coralli.
Quattro giorni dopo viene annunciato il cambio di proprietà del club, che a partire dal luglio seguente vede il passaggio della maggioranza delle quote al gruppo cinese Desports di Jiang Lizhang, già titolare di altre realtà calcistiche come Granada e Chongqing Lifan, e socio minoritario dei Minnesota T’wolves. Nella grande maggioranza dei casi, per qualsiasi tifoso, indossare la maglia della propria squadra del cuore significa fare parte di una grande famiglia, legata a storia, valori, colori sociali e logo ben precisi. Non soltanto a causa degli stadi vuoti che impediscono una totale sovrapposizione tra il pathos dei tifosi e il marchio della squadra del cuore – basti pensare a una gara qualsiasi dell’Ateltico Madrid in cui la maggior parte del pubblico del Vicente Calderon va allo stadio con indosso la camiseta rigorosamente originale dei Colchoneros – ma anche per la piaga della contraffazione. Aumentiamone il prezzo. Una scelta simile è applicata anche al di fuori dell’Italia ma negli altri paesi d’Europa, grazie ai numerosi top players presenti nei club più importanti, i tifosi sono disposti a spendere di più pur di acquistare la divisa della propria squadra del cuore perché un Cristiano Ronaldo attira più di, con tutto il rispetto, di un Destro o Palacio qualsiasi.
Facile immaginare che, grazie a entrate simili, certe squadre possano (e debbano) comprare stelle di livello assoluto per incrementare il meccanismo attingendo ai ricavi provenienti dalla sponsorizzazione. Lo sponsor tecnico investe su una società di calcio; questa, grazie ai nomi dei campioni in rosa e al brand ormai rinomato, riesce a ripagare l’accordo preso con il marchio sportivo moltiplicandone in maniera esorbitante i ricavi grazie alla vendita di ingenti quantità di magliette. E allora ecco una selezione delle magliette più cool in circolazione, per regali di stile o per collezioni imperdibili. Anni dopo, nel luglio 1937, per partecipare a un torneo calcistico internazionale organizzato in occasione del quattrocentesimo anniversario della fondazione della città di Cali, la federazione formò una selezione che riuniva in sé i giocatori della varie rappresentative locali. Scelta azzeccata anche il logo della federazione al centro del petto, con lo swoosh a seguire. Il nuovo stemma, sulle divisa azzurre dalla seconda metà del 1991, rappresenta una «i» composta da una striscia stilizzata e obliqua, con il puntino azzurro in alto a sinistra; nella parte alta della striscia verticale trovavano posto le tre stelle dorate su campo azzurro, al centro su campo bianco la denominazione estesa FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO e, in basso, il tricolore.
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