Nella trattativa possono rientrare Marko Rog che piace alla Fiorentina e Biraghi che piace al calcio Napoli. Il Cosenza Calcio 1914, infatti, fallì definitivamente nel 2005 e il Cosenza F.C., assurto al ruolo di prima e unica squadra cittadina, cambiò denominazione in Associazione Sportiva Cosenza Calcio. Praticamente non capitava dalla stagione 1941-42, quando la squadra biancorossa disputò il campionato di Prima Divisione, l’allora quarta serie, in seguito a una retrocessione causata più dalle defezioni dei giocatori chiamati sul fronte di guerra che dal livello tecnico della rosa. La stagione seguente inizia con la solita suspense, la squadra si iscrive in extremis confermando però in blocco i protagonisti della partita di Cesena. Dopo un periodo di profonda crisi dovuto ad una mancanza cronica di risultati e al conseguente inasprirsi della protesta, il consiglio direttivo decide di rassegnare in blocco le dimissioni durante la finestra di mercato dicembrina. Tuttavia, al presidente Cicchitto voglio dire che in Francia il Ministro degli esteri che andava a braccetto con Ben Ali è stato costretto alle dimissioni.
MATTEO MECACCI. Signor Presidente, non ho davvero il tempo di commentare improbabili scenari, davvero improbabili scenari geopolitici descritti dal presidente Cicchitto. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l’onorevole Mecacci. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole D’Alema. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Reguzzoni. Nella risoluzione che abbiamo presentato oggi, firmata anche dai colleghi Cicchitto, Sardelli e altri, che ci accingiamo ad approvare, ricomprende le risposte a questi problemi che abbiamo sottolineato e, per questo motivo, annuncio il nostro voto favorevole. PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto per le quali è stata prevista la ripresa televisiva diretta. Credo sia assai preoccupante l’irrisolto nodo del comando e controllo della missione, della NATO, e credo, caro Ministro Frattini, che purtroppo anche l’Italia abbia contribuito alla confusione che è in corso, e non mi riferisco soltanto – come hanno fatto altri esponenti dell’esposizione, giustamente – alla ridda delle dichiarazioni contraddittorie: i nostri ragazzi sono pronti a colpire, ci ha annunciato il Ministro della difesa, ma il Presidente del Consiglio ha assicurato che non lo faranno mai; tra gli immigrati vi sono infiltrati terroristi, ha detto il Ministro dell’interno, ma il Ministro degli esteri non ritiene che sia così.
MASSIMO D’ALEMA. Signor Presidente, signori del Governo, colleghi deputati, il Partito Democratico sostiene, e ha sostenuto fin dal primo momento, l’iniziativa internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno garantito, forse in modo tardivo ma necessario ed inevitabile, un intervento della comunità internazionale nella crisi libica. E, forse, purtroppo, a riprova della correttezza delle nostre preoccupazioni, proprio ieri, a Gerusalemme, si è visto il primo attentato terroristico dopo cinque anni. Non lo sappiamo e dobbiamo lavorare per favorire che prevalga il primo aspetto. Per me sono segnali positivi». Sono le novità assolutamente imprevedibili con le quali noi dobbiamo fare i conti e francamente è un gioco di piccola politica, anche assolutamente provinciale, quello di scambiare una situazione che non riguarda solo l’Italia e questo Governo, ma il mondo nel suo complesso; anche i Governi del passato che hanno tutti avuto con Gheddafi dei rapporti profondi (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Quindi, misuriamoci nella realtà anche con questo nodo politico senza inventarci fantasmi, ma facendo i conti con una realtà che è molto più difficile e complessa dei vostri schematismi e del vostro settarismo (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile – Congratulazioni).
Sta succedendo – in modo imprevedibile per quello che riguarda i suoi sbocchi, onorevole Casini – che questi equilibri stanno andando in crisi e non sappiamo – non lo so io, non lo sa lei, non lo ha previsto nessuno nel mondo – se nelle tendenze che hanno spazzato via in Egitto Mubarak e in Tunisia Ben Ali e che hanno messo in crisi in Libia Gheddafi prevarrà un elemento democratico o un elemento fondamentalista (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile). Se lo fa la Francia non capisco perché non dobbiamo farlo noi (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile). 29linea Ezio Mauro-Sarkozy che forse ripercorre certe storie del giornalismo italiano quando nel 1914 Il Popolo d’Italia era finanziato da Pippo Naldi e da ambienti finanziari francesi; ma cercare di inserire in una situazione così seria, grave e drammatica, un’operazione nazionalista dal punto di vista geopolitico e colonialista dal punto di vista economico-sociale come sta facendo la Francia e venire qui ad esaltarla, ebbene secondo me questo significa che non avete molte lezioni da darci e forse abbiamo noi qualcuna da darne a voi (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile)!